Caro papà,
sono giorni che mi contatti o che io penso sia così, in modo particolare ieri sera mi hai detto
cose bellissime.
Parlami ancora!
Caro figlio, tu lo sai la mia vita è stata molto
travagliata, ho commesso peccati che spesso hanno offeso anche il tuo modo di
pensare la vita.
Mi hai tanto amato
che da qui quando rivedo la mia vita mi dispiace tantissimo delle nostre
litigate. Ma non puoi immaginare di quanto il Signore Dio sia stato grande
anche con me!
Non ha permesso che
io “morissi” senza darmi sulla terra la possibilità di rendermi degno di Lui.
Infatti ho trovato pace solo quando Lui è apparso sulla porta della nostra
stanza dicendomi che era
finita ogni sofferenza ed ero pronto per andare con Lui, è stato allora , se ti
ricordi, che dicevo di vedere tuo fratello Angelo.
Sono qui in pace,
nella beatitudine e vi benedico. La nostra opera è quella che impariamo stando
qui: non accusare gli uomini e la famiglia dei peccati che operano, ma
offrirgli l’amore di Dio e nel mio caso di padre amoroso. Se si capisce l’amore
dei genitori lo si imita e si capisce che è come l’amore di Dio. Se l’accetti
lo imiti così Dio è contento, così anche io.
Sei più sereno in
questi giorni, Tina è tanto contenta di questo, non temere che la dimentichi,
la fai solo felice. Vedrai tornerete insieme molto presto, non temere per
Francesca i tempi nostri non sono i vostri lascia fare a Lui.
Mi piacerebbe pubblicassi
questo messaggio quando sarai convinto che
sono io e del dono che hai avuto dal Signore nel fare queste cose.
Ascolta tua moglie, non pensare a ciò
che dicono i tuoi simili. Sei fotunato,
pensa a Chi ti offre ogni tanto questa possibilità. Pensa a me che molti mi hanno dimenticato.
Grazie sono proprio
io papà.
12 aprile 2017 ore 12.22
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