mercoledì 12 aprile 2017

Caro papà,
sono  giorni che mi contatti  o che io penso sia così,  in modo particolare ieri sera mi hai detto cose bellissime.
Parlami ancora!
Caro  figlio, tu lo sai la mia vita è stata molto travagliata, ho commesso peccati che spesso hanno offeso anche il tuo modo di pensare la vita.
Mi hai tanto amato che da qui quando rivedo la mia vita mi dispiace tantissimo delle nostre litigate. Ma non puoi immaginare di quanto il Signore Dio sia stato grande anche con me!
Non ha permesso che io “morissi” senza darmi sulla terra la possibilità di rendermi degno di Lui. Infatti ho trovato pace solo quando Lui è apparso sulla porta della nostra stanza   dicendomi che   era finita ogni sofferenza ed ero pronto per andare con Lui, è stato allora , se ti ricordi, che dicevo di vedere tuo fratello Angelo.
Sono qui in pace, nella beatitudine e vi benedico. La nostra opera è quella che impariamo stando qui: non accusare gli uomini e la famiglia dei peccati che operano, ma offrirgli l’amore di Dio e nel mio caso di padre amoroso. Se si capisce l’amore dei genitori lo si imita e si capisce che è come l’amore di Dio. Se l’accetti lo imiti così Dio è contento, così anche io.
Sei più sereno in questi giorni, Tina è tanto contenta di questo, non temere che la dimentichi, la fai solo felice. Vedrai tornerete insieme molto presto, non temere per Francesca i tempi nostri non sono i vostri lascia fare a Lui.
Mi piacerebbe pubblicassi questo messaggio quando sarai convinto che  sono io e del dono che hai avuto dal Signore nel fare queste cose. Ascolta tua moglie, non pensare  a ciò che dicono  i tuoi simili. Sei fotunato, pensa a Chi ti offre ogni tanto questa possibilità.  Pensa a me che molti mi hanno dimenticato.

Grazie sono proprio io papà.


12 aprile  2017 ore 12.22


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